30/09/2010

30/09/2010

29 dicembre 2010

Turno 5: L'equilibrio e' una torta

L'inizio del secondo mese di combattimenti sull'isola si apre con gli ultimi fiocchi di neve ancora sospesi nell'aria. Le esigenze della guerra richiedono anche questi sforzi agli uomini fiaccati dalla scarsità delle provviste. Una nuova settimana di caccia si apre.
Di tutti i presenti solo i Predoni del caos hanno dovuto combattere anche nella neve, a causa dell'improvvisa minaccia non morta, che ha attraversato la loro terra, calpestandoli come se nulla fosse e tirando oltre, per giungere a teatri di battaglia ben più ambiziosi. Lo stupore dei marauder è stato enorme, quando si sono resi conto che nessuno di loro era perito di fronte alle armi affilatissime di reietti e lupi cadaverici. Nulla da imparare da questo scontro per loro, nè tantomeno da guadagnare. Una sconfitta umiliante e segreta, per il gruppo che al momento può vantare il maggior numero di vittorie e nemmeno una sconfitta.


Intermezzo: Maelstorm, sempre piu' spietati

Lo scontro surreale che ha avuto luogo nella neve ha visto la fine di innumerevoli anime. Per quanto bizzarro possa sembrare, le maggiori perdite sono state a carico dei non morti in gioco, tra cui i seguaci del negromante, ed il negromante stesso, che sono stati imporvvisamente spazzati via dai fendenti di nani agguerritissimi e quadrelli volanti impazziti.

23 dicembre 2010

Intermezzo: Maelstorm

La quarta settimana finisce presentando dei cacciatori di streghe ormai infervorati per i loro successi nello scacciare ripetutamente il caos, con un successo su tutta la linea. Lo stesso non si può dire dei kilseviti, uomini poco abiutati alla vita di mare, che hanno rapidamente perso la bussola nei vicoli della città-porto orientale.
I predoni permangono nel loro territorio roccaforte, dove nemmeno la polvere da sparo può nulla contro le loro mura, o peggio, contro i loro soldati...
Infine le paludi del nord sono state teatro di una grande mattanza ad opera del male che già da lungo tempo infestava quelle terre. I soldati sono stati vittime della loro imprduenza, e non vi è stato alcun vero vincitore, ma solo sopravvissuti.